Novità Limiti Elettromagnetici (2024)
Questo articolo nasce per fare chiarezza sulle novità entrate in vigore il 29 aprile 2024.
Prima di addentrarci nelle modifiche faremo un breve excursus storico, in fondo trovate anche alcune FAQ.
Storia dei limiti elettromagnetici in Italia
Con decreto interministeriale 10 settembre 1998 n. 3811, l’Italia fissa i limiti di esposizione a campi elettromagnetici per le frequenze tra i 100 kHz e i 300GHz.
Tale decreto ne definisce inoltre le unità di misura, le metodologie di misurazione (media sui 6 minuti) e i valori d’attenzione. Valori d’attenzione da non superare in corrispondenza di edifici con permanenza giornaliera non inferiore a 4 ore.
L’8 luglio 2003 con decreto del presidente del Consiglio dei ministri2, l’Italia recepisce la raccomandazione 1999/519/CE3, integrando il sopracitato decreto interministeriale.
Per le reti mobili non ci sono grosse modifiche, la novità più rilevante è che vengono introdotti gli obiettivi di qualità (non fanno parte della raccomandazione 1999/519/CE), essi trovano applicazione in aree aperte altamente frequentate.
Il tutto è riassunto in queste due tabelle:
Frequenza (MHz) | Intensità di campo elettrico E (V/m) | Intensità di campo magnetico H (A/m) | Densità di Potenza (W/m²) |
---|---|---|---|
0.1 - 3 | 60 | 0.2 | - |
> 3 - 3000 | 20 | 0.05 | 1 |
> 3000 - 300000 | 40 | 0.01 | 4 |
Frequenza (MHz) | Intensità di campo elettrico E (V/m) | Intensità di campo magnetico H (A/m) | Densità di Potenza (W/m²) |
---|---|---|---|
0.1 - 3 | 6 | 0.016 | - |
> 3 - 300000 | 6 | 0.016 | 0.10 |
Successivamente, nell’ottica di favorire lo sviluppo delle reti 4G, con decreto-legge 18 ottobre 2012 n. 179: 4
- viene chiarito che le misure (per la verifica del rispetto dei limiti di emissione) devono essere effettuate a 1.5m dal suolo.
- viene stabilito che i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità devono essere considerati come media sulle 24 ore (non più media sui 6 minuti).
- viene introdotto un fattore di riduzione, che prenderà il nome di $\alpha_{24h}$.
Tale $\alpha_{24h}$ è il valore massimo su base annua della media giornaliera dei rapporti tra potenza effettivamente erogata e massima erogabile per ciascuna ora.5
In formule, il massimo su base annua di: $$\alpha_{24h}^{day} = \frac{1}{m} \sum_{i=1}^{m}\frac{P_{i}}{P_{max}}$$ Dove ${P_{i}}$ è la potenza media nell’ora i-esima, ${P_{max}}$ è la potenza massima erogabile, $m$ sono le ore del giorno.
All’atto pratico questo fattore converte la potenza massima in potenza media sulle 24 ore, è quest’ultimo il valore che viene confrontato con gli obiettivi di qualità/valori di attenzione.
Novità 29 aprile 2024
Nuovi limiti
La legge 30 dicembre 2023 n. 2146, anche nota come Ddl Concorrenza, ha stabilito che:
- entro 120 giorni dalla sua entrata in vigore (31/12/2023) i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità sarebbero stati rivalutati.
- allo scadere di suddetto termine, in assenza di diversa rivalutazione, gli obiettivi di qualità e i valori di attenzione sarebbero stati modificati in maniera provvisoria.
Il giorno 29 aprile è scaduto il termine di 120 giorni e conseguentemente sono entrate in vigore queste modifiche “provvisorie”.
Frequenza (MHz) | Intensità di campo elettrico E (V/m) | Intensità di campo magnetico H (A/m) | Densità di Potenza (W/m²) |
---|---|---|---|
0.1 - 3 | 60 | 0.2 | - |
> 3 - 3000 | 20 | 0.05 | 1 |
> 3000 - 300000 | 40 | 0.01 | 4 |
Frequenza (MHz) | Intensità di campo elettrico E (V/m) | Intensità di campo magnetico H (A/m) | Densità di Potenza (W/m²) |
---|---|---|---|
0.1 - 3 | 15 | 0.039 | - |
> 3 - 300000 | 15 | 0.039 | 0.59 |
Principio di equa ripartizione, effettività ed efficiente utilizzazione
Il decreto legislativo 24 marzo 2024 n. 487 ha apportato diverse modifiche al codice delle comunicazioni elettroniche.
In particolare, per i campi elettromagnetici:
- introduce i principi di equa ripartizione, effettività ed efficiente utilizzazione dello spazio elettromagnetico.
- stabilisce che per un aumento delle emissioni su impianti già autorizzati è sufficiente una comunicazione all’Ente locale e all’ARPA regionale.
Principio di equa ripartizione
Nelle aree in cui si applicano i nuovi limiti (previsti dalla L. 214/2023), viene introdotto un tetto alle emissioni autorizzabili per ciascun operatore. Questo nuovo limite, denominato limite assentibile, è commisurato al rapporto tra la banda acquisita da tale operatore e la banda totale disponibile per reti mobili (MFCN, IMT, BWA).
Tale limite si applica agli obiettivi di qualità e ai valori di attenzione, utilizza la loro stessa metodologia di misura e ha per ambito di applicazione le medesime aree.
Per l’intensità di campo elettrico il limite assentibile viene calcolato come: 8
$$L_{M}=\sqrt{(L^2 - F^2) * \frac{B_M}{B_{TOT}}}$$
Dove $L_{M}$ è il limite assentibile per l’operatore $M$, $L$ è il valore di attenzione o obiettivo di qualità (15 V/m), $F$ è il valore del fondo radioelettrico, $B_M$ è la banda dell’operatore $M$, $B_{TOT}$ la banda totale disponibile.
Operatore | Banda (MHz) | Banda Totale (MHz) | Valore di Attenzione (V/m) | Fondo radioelettrico (V/m) | Limite assentibile (V/m) |
---|---|---|---|---|---|
TIM | 479.6 | 1958 | 15 | 1 | 7.41 |
Vodafone | 459.2 | 1958 | 15 | 1 | 7.25 |
WindTre | 409.2 | 1958 | 15 | 1 | 6.84 |
Iliad | 310 | 1958 | 15 | 1 | 5.96 |
Fastweb | 240 | 1958 | 15 | 1 | 5.24 |
OpNet | 60 | 1958 | 15 | 1 | 2.62 |
Zefiro Net | 719.2 | 1958 | 15 | 1 | 9.07 |
Principio di effettività
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, anche tramite l’ausilio della Fondazione Ugo Bordoni, si impegna a monitorare periodicamente le emissioni degli impianti di telefonia mobile, segnalando i casi di sottoutilizzo agli Enti preposti al fine di rimodularne la potenza autorizzata.
Per sottoutilizzo si intende: uno scostamento tra la potenza autorizzata e quella effettivamente utilizzata.
Principio di efficiente utilizzazione
Nelle aree in cui non sono pervenute richieste sufficienti a saturare lo spazio elettromagnetico (es. 15 V/m di E), gli operatori, decorsi sei mesi dall’autorizzazione, possono chiedere di aumentare temporaneamente il proprio limite assentito per uno specifico impianto. Tale aumento decadrà qualora altri operatori dovessero “reclamare” la loro quota di spazio elettromagnetico.
Confronto Limiti italiani e ICNIRP
Qui di seguito un confronto grafico con i limiti raccomandati dall’International Commission on Non-Ionizing Protection (ICNIRP) nel 1998 9, limiti che sono alla base della raccomandazione 1999/519/CE 3.
FAQ
Dal 29 Aprile ho mal di testa, è legato all’innalzamento dei limiti elettromagnetici?
È estremamente improbabile. Ad oggi non ci sono sufficienti evidenze scientifiche di patologie legate all’esposizione a campi elettromagnetici (che rispettino quanto raccomandato dall’ICNIRP). I limiti italiani restano comunque ben al di sotto delle raccomandazioni dell’ICNIRP.In che aree si applicano i nuovi limiti?
Gli obiettivi di qualità e valori di attenzione che (per l’intensità di campo elettrico) sono passati da 6 V/m a 15 V/m, si applicano alle aree aperte ad elevata frequentazione e in corrispondenza di edifici con permanenza non inferiore a 4 ore.Ho sentito che l’effetto di questi nuovi limiti si vedrà solo in aperta campagna, è vero?
Nelle aree aperte non altamente frequentate e lontano da edifici con permanenza non inferiore a 4 ore, i limiti non sono stati modificati. Quindi prendendo quel “aperta campagna” in senso letterale, in aperta campagna dovrebbe cambiare poco o nulla. Queste aree infatti godevano già di limiti decisamente più alti (per le reti mobili 20V/m o 40V/m) che sono stati ritenuti adeguati.Se i nuovi limiti non si applicano nelle aree poche abitate, dove la copertura è più scarsa, a cosa serve questo aumento?
I nuovi limiti tornano utili in quelle aree dove la densità di impianti era talmente elevata, da rendere impossibile l’implementazione di nuove tecnologie e/o l’installazione di nuovi impianti. Specialmente dove la normativa precedente frenava il naturale, progressivo miglioramento delle qualità delle reti mobili nei centri abitati più grandi.
Ad esempio in aree metropolitane come quelle di Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli, c’erano (o ci sono) diversi impianti con 5G N78 installato, ma con potenze insufficienti per essere effettivamente sfruttabile, con questa modifica queste celle N78 potranno essere irradiate con potenze adeguate. Nelle stesse aree anche nuovi entranti come iliad hanno incontrato enormi difficoltà, portando ad esempio ad impianti con un quantitativo di spettro in uso estremamente limitato (soli 10MHz FDD).È vero che i nuovi limiti difficilmente impatteranno gli impianti multi-operatore?
Nelle aree in cui si applicano i nuovi limiti, il principio di equa ripartizione mette un tetto alla potenza massima autorizzabile per singolo operatore. Il valore di questo tetto è indipendente dal numero di operatori ospitati su uno stesso impianto. Se c’è “spazio” un operatore può chiedere temporaneamente di superare la propria quota, ma ciò è un di più, un extra, di base l’impatto c’è su tutti gli impianti.Con questi nuovi limiti ci sarà una progressiva riduzione degli impianti per telefonia mobile?
È una possibilità, ma la ritengo improbabile. Sicuramente ci sarà qualche sito “superfluo” che verrà dismesso, ma non mi aspetto qualcosa di molto impattante. Anche perché nelle aree meno abitate i limiti non sono cambiati e gli smartphone continuano ad avere potenze in TX molto limitate.Ho visto che iliad di recente sta dismettendo degli impianti, è legato ai nuovi limiti?
Iliad in questi mesi sta dismettendo gli impianti resi superflui dall’accordo (Zefiro Net) di condivisione di infrastrutture con WindTre. Quindi no, quasi sicuramente non c’entrano nulla questi nuovi limiti.Non sarebbe meglio avere limiti più bassi così da costringere gli operatori a installare più impianti?
Certo, da un punto di vista accademico è così, ma nella pratica non è né economico né semplice riempire le città italiane di microcelle. In ogni caso si andrebbe a sacrificare la copertura indoor, specialmente quella di strutture che schermano tanto. Andrebbero quindi previsti appositi impianti indoor in condomini moderni, treni, autobus etc…È vero che con i limiti più alti il mio smartphone trasmetterà con potenze più basse?
In linea di massima no, la potenza usata dallo smartphone in TX (Uplink) non è strettamente legata all’intensità del segnale ricevuto.
Logicamente nel caso in cui i nuovi limiti permettano di agganciare un impianto più lontano, lo smartphone tenderà ad utilizzare una potenza TX più alta. Gli smartphone però sono già molto limitati di loro (per una classe 3 parliamo di circa 23 dBm - 200mW), quindi non dovrebbe cambiare molto.Per aumentare le potenze sugli impianti preesistenti è necessaria una nuova autorizzazione?
No, il D.lgs. 48/2024 ha previsto che per un aumento delle emissioni su impianti già autorizzati è sufficiente una comunicazione all’Ente locale e all’ARPA regionale.Perché alcune comunicazioni di variazione dei limiti emissivi sono state effettuate prima del 29 Aprile?
Alcuni portali riportano una sorta di data di apertura pratica, ovvero quando il richiedente ha iniziato a compilarla. La data che fa fede è quella di protocollo.Sul SUAP comunale è arrivata comunicazione di aumento potenze per l’impianto che mi copre, perché non è cambiato nulla?
In Italia non vige un obbligo di utilizzare tutta la potenza autorizzata, uno scostamento tra potenza autorizzata e potenza effettiva è assolutamente normale. Detta in altre parole, l’operatore in questione potrebbe aver richiesto un adeguamento delle potenze (è un suo diritto) anche se tale modifica non è necessaria o non così impellente.Tutti gli impianti per cui è arrivata comunicazione di aumento potenze beneficeranno dei nuovi limiti?
Vale la risposta 12, le potenze dichiarate possono superare quelle effettive, quindi per alcuni impianti potrebbe anche non cambiare nulla all’atto pratico.Come posso capire se sono stati applicati i nuovi limiti a uno specifico impianto?
Innanzitutto si può cercare di capire se è arrivata una richiesta di innalzamento sul SUAP comunale, tenendo ben a mente le risposte 12 e 13. Poi si può verificare se è variato in maniera significativa (ad esempio 10db o superiore) l’RSRP o equivalente. Volendo si potrebbe anche verificare il reference signal nei messaggi di segnalazione, ma non è alla portata di tutti. L’importante è non farsi ingannare dalle “tacche” o dalle normali fluttuazioni dei valori di rete.Con questi nuovi limiti di quanto aumenteranno la copertura o le prestazioni?
È un tema troppo complesso… Qualsiasi risposta sarebbe errata.
È importante tenere bene a mente che non tutti i problemi delle reti mobili italiane sono legati ai limiti elettromagnetici, quindi situazioni critiche potrebbero restare critiche o addirittura peggiorare.Cosa significa che i nuovi limiti sono provvisori?
La legge 214/2023 prevedeva un adeguamento dei limiti elettromagnetici e in mancanza dello stesso un aumento provvisorio e cautelativo dei limiti elettromagnetici (i famosi 15 V/m). Fin quando non ci sarà un nuovo e diverso adeguamento, resteranno in vigore questi nuovi limiti.Sono stati modificati anche i limiti degli smartphone?
No. I limiti degli smartphone e in generale dei dispositivi che si connettono alle reti mobili non sono stati modificati.Perché si dice che il limite è aumentato di 6 volte, se 15 V/m è 2.5 volte più grande di 6 V/m?
Perché tipicamente i confronti vengono fatti a livello di potenze, la potenza di una singola sorgente cambia al quadrato rispetto all’intensità di campo elettrico. Ad esempio a un campo elettrico di intesità doppia corrisponde una potenza quadrupla.Il meccanismo della media sulle 24 ore e il fattore α24 sono ancora validi? Come funzionano?
Si, sono ancora validi.
Gli operatori raccolte statistiche su uno specifico impianto o quelli adiacenti possono introdurre questo fattore $\alpha_{24h}$, che converte le emissioni massime in emissioni medie sulle 24 ore. Le emissioni massime non possono in ogni caso superare i limiti di emissione mediati sui 6 minuti (per le reti mobili 20V/m o 40V/m).
Questo meccanismo funziona perché le emissioni delle reti mobili, specialmente 4G e 5G, variano al variare del livello di traffico. Il rovescio della medaglia è che questo fattore varia nel tempo, quindi potrebbe rendersi necessaria una riduzione delle potenze in risposta a un aumento di traffico (è un meccanismo “lento”, non è real-time).